Festa di Sant’Agata Catania: storia e tradizioni culinarie

Festa di Sant’Agata Catania: storia e tradizioni culinarie

La festa di Sant’Agata si avvicina  e per le vie della città si comincia a respirare quella magica aria di festa che solo questa ricorrenza può infondere. Le luminarie ogni anno diverse, le mille bancarelle di dolciumi e le imponenti candelore che seguite da una banda capita di incontrare di tanto in tanto.

Ma facciamo un passo indietro, per coloro che non hanno avuto la fortuna di prendere parte a questa festa. La festa di Sant’Agata è una delle feste religiose più seguite al mondo per numero di presenze e si celebra ogni anno, dal 3 al 5 Febbraio, in onore della santa patrona della città.

festa di Sant'Agata Catania

Agata prima di diventare santa

Agata visse nel III secolo e proveniva da una nobile famiglia catanese e consacrò fin da giovane la sua vita alla religione cristiana. Fu notata per la sua bellezza dal governatore romano Quinziano che la volle per sé a tutti i costi, ma dopo i continui rifiuti da parte di Agata e la fuga a Palermo, Quinzano decise di farla martirizzare e condannarla a morte il pomeriggio del 5 Febbraio del 251.

Dopo la sua morte la popolazione e non solo cominciò a nutrire una profonda venerazione per la giovane, tanto che fu santificata da Papa Cornelio.

Le giornate

 3 Febbraio – La processione della luminaria

festa di Sant'Agata Catania

La giornata del 3 febbraio si apre con la processione della luminaria, ovvero la processione per  l’offerta della cera alla quale prendono parte oltre che migliaia di cittadini e turisti da tutto il mondo, le più alte cariche religiose ed istituzionali della città.

La processione inizia con la sfilata delle 12 candelore, grosse costruzioni in legno scolpite e dorate in stile barocco siciliano che contengono all’interno un grosso cero. Ognuna di queste rappresenta le corporazioni delle arti e dei mestieri della città.

La processione, parte dalla Chiesa di Sant’Agata alla Fornace in Piazza Stesicoro e termina alla Cattedrale di S. Agata in Piazza Duomo passando per le principali vie della città. Quella sera, Piazza Duomo diventa magica con il concerto lirico-sinfonico ed i fuochi d’artificio che vanno a tempo con la musica!

4 Febbraio – La messa dell’aurora ed il giro esterno della città

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La giornata è molto lunga, comincia infatti alle 3:30, quando un fiume di fedeli con il saio bianco (detto “u saccu”) irrompe in cattedrale invadendo le navate tra canti e urla. All’arrivo delle alte autorità, si procede all’apertura del sacello che custodisce il mezzo busto argentato della Santa e lo scrigno con le sue reliquie e finalmente, venendo fuori, quest’ultima viene mostrata ai cittadini che agitando un fazzoletto bianco gridano  “Semu tutti devoti tutti, cittadini viva sant’Aita!”

Sant’Agata viene posta sull’altare e comincia così la commovente messa dell’Aurora, al termine della quale, dopo averla posizionata sul prezioso fercolo posto all’esterno della cattedrale, in Piazza Duomo si scatenano i fuochi d’artificio. Trasportata dai devoti la Santa comincia così il giro esterno della città per poi rientrare in cattedrale, alle prime luci dell’alba o addirittura la mattina del giorno 5. Il momento più toccante di questa processione è “a cchianata di Cappuccini” (la salita dei Cappuccini), momento in cui il carro viene trainato in salita fino a giungere alla chiesa di S. Domenico.

5 Febbraio – Il giro interno della città

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La festa di Sant’Agata Catania ha inizio con il solenne pontificale, concelebrato dai vescovi di tutta la Sicilia, in presenza del legato pontificio che è solitamente un cardinale. Il giro interno del fercolo comincia alle 18:00 toccando i principali punti d’interesse del centro storico quali Via Etnea, Piazza Cavour, i Quattro Canti, la spettacolare “cchianata i San Giulianu” durante cui i fedeli trainano di corsa la Santa ed infine la barocca Via Crociferi, luogo in cui si trova il Convento delle suore benedettine. Giunti proprio lì davanti i devoti si fermano e, da dietro i cancelli del loro monastero, le suore intonano dei canti a sant’Agata. Al sorgere del sole, sant’Agata fa rientro in cattedrale la mattina del 6 febbraio.

Per capire al meglio la festa di Sant’Agata, qui potete trovare il documentario girato dal video maker Marco Pirrello nel 2018.

Dolci legati alla festa di Sant’Agata

Durante la festa di Sant’Agata Catania, oltre la classica calia, vengono realizzati alcuni dolci che ricordano la santa, quali “le minnuzze di sant’agata” , overro delle piccole cassate siciliane che dalla forma ricordano le mammelle strappate alla santa durante i martiri e le “alivetti”, dolci fatti di pasta di zucchero verde a forma di oliva, con riferimento alla leggenda secondo cui la vergine Agata per sfuggire ai soldati di Quinziano, si nascose in un albero di ulivo.

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