Itinerari di Sicilia: Eraclea Minoa e la Valle dei Templi

Giunti ad Eraclea Minoa si ci trova subito ad ammirare e contemplare il teatro del VI secolo a.C. e i resti delle mura e dell’abitato. I resti della città greca di Eraclea Minoa sono situati all’inizio di CapoBianco.

ERACLEA MINOA Il teatro greco

Minoa occupa uno dei posti più belli del luogo sul bordo di una collina solitaria sul mare. A i suoi piedi si trova la costa con la lunga distesa e bianchissima spiaggia di Capo Bianco a cui fa da cornice una bella pineta.

eraclea minoa

La città secondo la leggenda, secondo la leggenda, viene collegata al re cretese Minosse che avrebbe inseguito Dedalo fino in Sicilia per punirlo del fatto di aver aiutato Arianna e Teseo a orientarsi nel labirinto. Minosse sarebbe stato ucciso proprio in questi luoghi dal re sicano Caos presso cui Dedalo si era rifugiato.

Gli scavi portati alla luce nel 1950 fecero scoprire resti di abitazioni in mattoni crudi, alcune delle quali presentano ancora piccole parti di mosaico e in particolare un teatro, costruito, sfortunatamente con una pietra molto friabile e quindi in cattivo stato di conservazione.

Valle dei templi

Proseguendo, poi, verso sud arriviamo all’inimitabile Valle dei Templi, si trova alle porte di Agrigento ed è visitabile di giorno, in estate anche di notte.

 

 

La zona archeologica presenta i suoi templi dorici in un contesto ambientale indimenticabile.Il Tempio della Concordia è sorprendentemente intatto nelle perfette forme del Dorico e sulle alture intorno; solo con qualche colonna a reggere frammenti di architrave, ma non meno imponenti, troviamo i Templi di Giunone, di Ercole, di Castore e Polluce.

Agrigento_Museum_Raum

Del Tempio di Giove Olimpico, invece, sono rimaste solo un cumulo di rovine; dai massi fu possibile ritrovare uno degli enormi Telamoni che sorreggevano le strutture e che ora è stato ricomposto nel Museo Archeologico, situato appena fuori dal centro urbano della città, in Contrada San Nicola, con vista panoramica sulla Collina dei Templi. Il museo illustra la storia antica di Agrigento e del territorio circostante, dalla preistoria alla fase di ellenizzazione.

Per chiudere dopo la visita ai templi si può andare a visitare l’Abbazia di Santo Spirito, nel centro storico di Agrigento, dove troviamo ancora le tradizionali paste di mandorla preparate a mano dalle suore o la strana versione zuccherata del cous cous, il duci, con grano e pistacchio.

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