Amanti dell’avventura? Siete nel posto giusto. Se trascorrerete le vacanze in Sicilia, una delle attività da non perdere per alcun motivo al mondo è una visita al nostro amato vulcano. In quest’articolo vi spieghiamo come raggiungere la Valle del Bove sull’Etna.
Cos’è la Valle del Bove
La Valle del Bove è un’ampia depressione che si trova sul versante est dell’edificio vulcanico dell’Etna, nel comune di Zafferana Etnea. La sua formazione viene fatta risalire a 64.000 anni fa. A causa del collasso dei centri eruttivi del Trifoglietto I e del Trifoglietto II, predecessori dell’Etna, si verificò la nascita di questo vallone. Lo sprofondamento dei due crateri formò una caldera profonda 1 Km e larga circa 5 Km. Il cono vulcanico del monte Etna attuale si sarebbe formato a nord-ovest dell’unità del Trifoglietto II circa 34.000 anni fa.
Come raggiungerla
Come raggiungere la valle del bove sull’Etna? Per raggiungere la Valle del Bove, arrivando da Zafferana verso il rifugio Sapienza, il percorso più facile parte da Piano del Vescovo. Si sale verso la Serra del Salifizio per poi, oltrepassata la cima, imboccare una discesa costituita da un canalone parzialmente ricoperto di faggi.
Dopo circa 7 chilometri, si lascia la macchina al Piano del Vescovo, località che si riconosce per la presenza di alcune costruzioni ridotte a ruderi. Successivamente s’imbocca il sentiero del Parco dell’Etna che per un tratto è in ombra, grazie ai numerosi faggi. Dopo circa mezz’ora di camminata si incontra la Rocca degli Zappini, un antico cratere che presenta una cascata di basalto lunga una cinquantina di metri.
All’ombra di un maestoso faggio secolare si trova una sorgente di acqua che può servire a rinfrescarsi nel periodo autunnale e primaverile.
Il sentiero prosegue su un terreno sempre più sabbioso e con presenze di arbusti di faggi, pulvini di astragalo e macchie di ginestre. Infine si arriva fino alla Serra del Salifizio, punto da cui si può già osservare dall’alto la Valle del Bove, con le numerose colate e gli spettacolari dicchi.
Continuando a percorrere il sentiero, bisogna spostarsi verso sinistra per poi attraversare un canalone che arriva dentro un bosco di faggi. Una volta arrivati, basterà percorrere questa discesa per arrivare fin dentro la valle.
Questo tratto in inverno è pericoloso da percorrere in quanto può esserci presenza di neve ghiacciata e quindi è preferibile percorrerlo con i ramponi attaccati agli scarponi.
Una volta, da questo punto si poteva risalire verso ovest, in direzione dei ruderi del rifugio Menza, ma l’eruzione del 1991 ne ha cancellato ogni traccia.
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