In questo articolo, scopriremo cosa vedere a Enna, esplorando il suo passato affascinante e i paesaggi naturali mozzafiato.
Enna è l’unica provincia siciliana a non avere uno sbocco sul mare ed è caratterizzata da un territorio prevalentemente collinare, offrendo ai visitatori una vista panoramica unica sui pittoreschi paesi che un tempo si insediavano in queste zone in cerca di sicurezza.
Capoluogo e storia medievale
Il cuore di questa provincia è il capoluogo, posizionato a circa 1000 metri d’altitudine è il più alto d’Italia. In poche ore, puoi scoprire il fascino di Enna, passeggiando tra le sue strade e ammirando chiese che narrano secoli di storia, come la chiesa di S. Francesco e il Duomo.
La presenza di numerosi castelli – interessanti quello di Sperlinga e di Gagliano Castelferrato – sono un’ulteriore testimonianza del carattere difensivo di molti degli insediamenti della provincia.
Il più antico e imponente, per i suoi 23.000 mq di superficie, è proprio il Castello di Lombardia, che fin dal XIII secolo fu posto a difesa del fianco di nord-est di Enna, ma la cui fondazione risale a quasi 3000 anni addietro, alle origine stesse dell’insediamento umano su queste rocche.
Ai giorni nostri conserva ancora 6 delle 20 torri originarie, diversi cortili interni in cui si svolgono spettacoli nella buona stagione e dalle cui terrazze si ammirano panorami eccezionali.
Alla sua opposta estremità si ammira l’altro importante monumento di epoca medievale, la torre ottagonale di Federico II.
Musei e radici storiche
Il patrimonio archeologico di Enna si svela anche nei musei, come quello ospitato nel quattrocentesco palazzo Varisano, dove i visitatori possono ammirare i tesori rinvenuti nella zona, dando vita alle radici storiche di questo luogo.
Allontanandoti dal capoluogo in direzione nord, scoprirai centri abitati come Nicosia, Leonforte e Troina, che si ergono agli snodi delle vie medievali, ancora ricchi di chiese e palazzi aristocratici che testimoniano ancora di un passato illustre e politicamente rilevante.
Mentre dirigendoti verso sud, Piazza Armerina accoglie con le sue affascinanti chiese e il maestoso Palazzo di città. Ma il vero tesoro è la Villa Romana del Casale, un centro rurale del III-IV secolo d.C. famoso per i suoi magnifici mosaici che coprono oltre 3500 m2.
Un viaggio nell’archeologia
Esplorando le radici storiche della Sicilia, una deviazione imprescindibile porta a Aidone, una gemma archeologica con il suo Museo regionale. Qui, gli appassionati possono ammirare la grazia della Venere, i magnifici argenti di Eupolemo e gli impressionanti acroliti di Demetra e Kore.
Accanto, il Parco archeologico di Morgantina offre uno spettacolo teatrale immerso nella classicità, simile a quanto si può vivere a Siracusa. Questa combinazione di storia e cultura crea un polo turistico di incontestabile interesse, un’esperienza che abbraccia la grandezza dell’antica Sicilia.
Un terzo tesoro archeologico sorge a Centuripe, lungo la strada che scende dal centro abitato verso la valle del Simeto. Con il suo museo associato, questo sito aggiunge un capitolo affascinante alla narrazione delle civiltà che hanno plasmato questa terra nel corso dei secoli.
Uno spettacolo naturale unico
La natura, protagonista nel territorio ennese, offre paesaggi sorprendenti. I laghi, sia naturali che artificiali, sono specchi d’acqua che attirano una ricca varietà di avifauna, rendendo Enna un crocevia per gli uccelli migratori.
I laghi, poi sono quasi tutti artificiali, nati cioè in seguito a sbarramenti di corsi d’acqua per costituire riserve idriche utili sia per l’agricoltura che per il consumo domestico, di seguito i laghi che consigliamo visitare:
- il lago Pozzillo presso Regalbuto (uno dei bacini artificiali più estesi dell’Europa),
- il lago della diga dell’Ancipa presso Troina,
- il lago dell’Ogliastro in territorio di Aidone,
- e il lago Nicoletti presso Leonforte.
Specchi d’acqua minori sono:
- il lago di Doberdò e il lago di Pietrarossa,
- il lago Olivo,
- il lago di Villarosa,
- i laghetti di Monte Campanito e i laghetti di Monte Sambughetti.
Ma il più conosciuto è il lago di Pergusa, famoso soprattutto per la leggenda del ratto di Proserpina. È l’unico lago naturale presente in Sicilia, nato dallo sprofondamento del terreno; non avendo né immissari né emissari è alimentato solo dalle acque piovane, per cui le acque sono leggermente salmastre.
In prossimità sia del Lago di Pergusa sia del Parco Ronza si colloca il particolare Parco Minerario Floristella-Grottacalda che, inserito in uno splendido contesto paesaggistico, costituisce una sorta di museo della scienza a cielo aperto e uno dei più importanti insediamenti di archeologia industriale del Mezzogiorno.
Oltre ai boschi di cui è circondato, il Parco offre peculiari aspetti naturalistici come la presenza della sorgente di acque sulfuree che alimenta il Rio Floristella e le emissioni continue di metano e acqua salata e ferruginosa attraverso vulcanelli di fango detti “Maccalube“.
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