Per osservare il cratere dell’Etna e i suoi diversi e bellissimi paesaggi esiste un percorso chiamato Pista Alto Montano: uno dei più panoramici trekking sull’Etna.
Questo percorso permette nell’apprezzare i versanti del vulcano nella loro grande varietà di volti.
Infatti nel versante sud in direzione di Catania il paesaggio è lieve e maggiormente abitato, invece è aspro e solitario nel versante occidentale e infine sul lato di Linguaglossa è coperto di boschi.
Durante la camminata la vista del vulcano cambia e si rinnova continuamente, tanto da sembrare una montagna sempre diversa.
Il percorso inizia dal versante sud entrando dal cancello del bosco di Filiciusa Milia, non distante dal piazzale del Rifugio Sapienza e della stazione della funivia.
Il primo tratto di strada è asfaltato e per primo si incontra, sulla destra, il giardino botanico Nuova Gusssonea, stazione sperimentale dell’Università di Catania. Poco oltre, la statua di S. Gualberto, protettore dei forestali, segnala la presenza della casermetta di Monte Denza, che non è aperta al pubblico ma offre un area per i picnic.
Andando oltre si comincia ad incontrare una serie di rifugi che permettono sia una sosta breve che il pernottamento. Sono dotati di cisterna d’acqua piovana, di camino e di legna.
Sono sempre aperti a disposizione di che percorre la pista.I rifugi che si incontrano sono, nell’ordine: la Galvarina, Poggio la Caccia, Monte Scavo, Monte Maletto, per raggiungere il quale bisogna fare una piccola deviazione, Monte Spagnolo, Monte Santa Maria.
Dopo aver attraversato quest’ultimo, chi vuole, effettuare un’altra deviazione per andare a visitare la Grotta dei Lamponi. L’ultimo tratto si percorre ormai all’interno della pineta di Linguaglossa, per trovare infine la caserma Pitarrona che segna la fine della pista.
L’intero tragitto è percorribile in due o tre giorni, utilizzando i rifugi per i pernottamenti.
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