Scopri la storia di Adrano, la cultura del Mendolito e il Ponte dei Saraceni
Il Ponte dei Saraceni è un’antica struttura in pietra lavica locale, situata nel territorio di Adrano, in Sicilia. È uno dei più suggestivi esempi di architettura arabo-normanna che vi si trova oggi nella regione. Il ponte, venne costruito presumibilmente durante la civiltà romana e metteva in collegamento le due sponde del fiume Simeto. Il ponte ha una storia millenaria, infatti all’epoca costituiva una delle “vie frumentarie” per il trasporto del grano e del frumento che dal paese di Centuripe (dove vi si stanziarono i romani), si passava dal Ponte chiamato oggi dei Saraceni per arrivare ad Adrano e a Catania. Da qui nasce la dicitura “Sicilia, granaio di Roma“.
Oggi possiamo ammirare diverse epoche e stratificazioni nell’architettura.
Per esempio, il basamento su dove poggia il primo arco partendo da sinistra, risale al periodo romano, mentre, altre parti sono stati ricostruiti, a causa dei vari terremoti, crolli o a causa delle piene del fiume Simeto. L’ultima ricostruzione infatti risale al 1948.
Le sponde del fiume sono chiamate “Forre laviche di Adrano“, e sono composte da alti costoni di basalto lavico, dove al suo interno scorre il fiume Simeto, questo per indicare l’antichissima colata lavica dell’Etna.
Ma allora perchè dei “Saraceni”?
Il ponte di Adrano si chiama così per via dello stile architettonico del chiaro-scuro, conosciuto come stile arabo-normanno. Il ponte subì il fascino di diversi viaggiatori del Grand Tour che lo riportarono in acquarelli ed incisioni varie, uno fra questi il francese Jean Houel che oltre a disegnare e a documentare l’acquedotto romano che da Centuripe arrivava a Catania, mette in mostra anche i costumi dell’epoca del ‘700. Queste pitture ed altri documenti sono raccolti al Museo dei viaggiatori in Sicilia di Palazzolo Acreide (SR).
Scopriamo insieme il Mendolito di Adrano
Le radici del paese di Adrano sono antichissime, le testimonianze raccolte e conservate presso il Museo Regionale ospite al Castello Medievale di Adrano, affondano nel periodo del Neolitico con il popolo dei Siculi provenienti dalla costa jonica (X secolo a.C.), che si insediarono e fondarono la città sicula in contrada Mendolito, oggi terreno privato non visitabile.
Di questa città, quello che oggi vi rimane è una parte di cinta muraria in Via Catania con enormi pietre squadrate poggiate una sopra l’altra, senza malta a legarle, tipica costruzione siceliota (greci di Sicilia).
Rimangono le possenti pietre della sua monumentale porta di ingresso in pietra lavica dove fu rinvenuta una scritta in siculo, ancora oggi non decifrata e (conservata al Museo P.Orsi di Siracusa). Altri ritrovamenti furono il famoso tesoro di bronzo, e in località Sciare Manganelli, si trova una necropoli con una tomba a pianta circolare di tipo forse micenea, al quale si accedeva attraverso un breve dromos (corridoio).
Alla fine del tour, perchè non sostare al paese montano di Ragalna in compagnia di un bel bicchiere di Vino dell’Etna? Ce n’è per tutti i gusti.. Le nostre uve autoctone nascono su terreno lavico, che come sapete è ricco di sali minerali e il terreno è permeabile, dunque la nostra uva rossa presenta due varietà di uva e gusto:
- il Nerello Mascalese, più intenso, vario e ricco
- il Nerello Cappuccio meno minerale, più acidulo/tannico del Nerello Mascalese.
Per quanto riguarda l’uva bianca, senza dubbio è da assaporare il Catarratto.
Scopri la bellezza della Sicilia attraverso queste straordinarie location e preparati a rimanere incantato.
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